Il comune di Acri dichiara l’emergenza climatica
La buona notizia arriva dalla Calabria. Più precisamente dal Comune di Acri, in provincia di Cosenza. Il consiglio comunale di Acri. tenutosi in data 29 aprile 2019, ha posto all’ordine del giorno la dichiarazione dello stato di emergenza climatica. Decisiva l’influenza dei ragazzi di Fridays For Future – Acri che, nella giornata del 15 marzo durante lo sciopero mondiale per il futuro, hanno riempito le piazze della città attirando l’attenzione dei politici e dei media locali. La mozione è stata approvata in modo unanime ed è la prima nel suo genere nel nostro Paese. In tutta Europa, invece, le municipalità che hanno già ufficializzato un provvedimento del genere sono più di 200.
La speranza è che presto anche gli organi statali annuncino un provvedimento simile. Rossella Muroni, di LeU, ha dichiarato di voler presentare alla Camera “una mozione per dichiarare l’emergenza climatica anche in Italia e impegnare il governo su fronti strategici quali: energia, trasporti, edilizia, uscita dai sussidi fossili e stop al consumo delle risorse naturali”.
I punti del comunicato di Acri sulla dichiarazione di emergenza climatica:
All’interno del provvedimento, la giunta dichiara che:
- A livello politico non è stato fatto abbastanza
- Occorre modificare le abitudini di consumo
- Occorre orientare le scelte dei governi, dei mercati e delle imprese verso una maggiore sostenibilità ambientale
- Approva il report dell’IPCC dell’8 ottobre 2018
- Riconosce nella lotta al cambiamento climatico e alle relative conseguenze un ruolo di massima priorità all’interno dell’agenda politica.
- Di attenersi alle direttive del Paris Agreement