Il Just Transition Fund deve essere privo di combustibili fossili

Abbiamo firmato con WWF Europe la seguente open letter ai Parlamentari Europei, prima del voto del 14 settembre del Parlamento Europeo sulle regole di destinazione del Just Transition Fund.

LETTERA APERTA AI MEMBRI DEL PARLAMENTO EUROPEO

Il Just Transition Fund deve essere privo di combustibili fossili

Gentile membro del Parlamento Europeo

Il 14 settembre 2020 il Parlamento Europeo voterà la sua posizione sul Just Transition Fund. La commissione REGI non è riuscita ad adottare una posizione sul regolamento che consentirebbe alle comunità di decarbonizzare rapidamente, lasciando la porta spalancata a nuovi investimenti nel gas fossile. La posizione del REGI è stata sorprendente: ha scelto di indebolire la Proposta della Commissione sull’azione per il clima ed è meno progressista di quella del Consiglio Europeo. Questo voto è quindi un test importante per il Parlamento Europeo per inviare un segnale chiaro e per mettere in pratica la sua Dichiarazione di Emergenza Climatica e per sostenere una giusta transizione verso un futuro migliore per le comunità.

Nella votazione del 14 settembre vi chiediamo di escludere gli investimenti in combustibili fossili – compreso il gas fossile – dal finanziamento del Just Transition Fund e di sostenere una transizione giusta per tutti.

Il gas fossile produce notevoli emissioni di anidride carbonica e metano, che contribuiscono al cambiamento climatico e ai suoi impatti catastrofici sulle persone e sulla biodiversità. Il metano ha potenti effetti di riscaldamento, rendendolo il secondo gas serra più dannoso, contribuendo al 25% del riscaldamento sperimentato oggi[1]. Inoltre, l’infrastruttura del gas fossile non è compatibile con la maggior parte dei gas rinnovabili e quasi certamente non con i gas rinnovabili su larga scala. Inoltre, la Commissione europea e l’IEA hanno progressivamente ridotto le proiezioni della domanda di gas per il 2030[2].

Il Just Transition Fund dell’UE è parte integrante del Green Deal dell’UE. Ha il potenziale per garantire la transizione dell’Europa verso un futuro climaticamente neutro, resiliente e sano che non lasci indietro nessuna regione e nessuna persona. Ma questo richiede un forte impegno per eliminare effettivamente i combustibili fossili al fine di raggiungere un obiettivo di neutralità climatica che limiterebbe l’aumento della temperatura globale a 1,5 ° C.

Investire in più gas fossile comporta enormi costi per il clima, la competitività dell’Europa e le società europee. Nel frattempo, gli investimenti nelle energie rinnovabili portano fino a tre volte più posti di lavoro[3] per euro investito rispetto agli stessi investiti nei combustibili fossili – e i lavori con le rinnovabili hanno maggiori probabilità di essere locali rispetto a quelli del gas fossile. Le comunità hanno l’opportunità di fare un salto in avanti verso un futuro più sostenibile, più resiliente e più sano, lontano dalle industrie ad alto contenuto di carbonio. Il Just Transition Fund deve aiutarci a costruire un domani migliore, non bloccato nel passato.

È ora di affrontare la verità: il gas fossile non ha posto nei fondi dell’UE. Il gas fossile non ha posto nel Just Transition Fund. Il Consiglio Europeo se ne è già reso conto. È tempo che anche il Parlamento europeo affronti la verità: e tu lo farai?


[1]  See Energy Watch Group (2019), “ Natural gas makes no contribution to climate protection”. Available at: http://energywatchgroup.org/natural-gas-makes-no-contribution-to-climate-protection

[2]   See Stern (2017a), p. 7-8. IEA decreased its 2030 yearly gas demand projection for the EU in its World Energy Outlook from 684bcm in 2008 to 521bcm in 2016.

[3]  IRENA, June 2020, “Post-COVID recovery: An agenda for resilience, development and equality” and https://www.iea.org/reports/sustainable-recovery

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