La Città di Padova dichiara l’emergenza climatica

È un importante riconoscimento di un’emergenza a lungo pericolosamente negata. «Il pianeta va curato», ha detto in aula l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani, «ma il primo passo è riconoscerne lo status di malato. Ad oggi, ci sono 598 amministrazioni nel mondo che hanno scelto questa strada, per 74 milioni di cittadini. Ma in Italia siamo in pochi e il Senato ha bocciato tre mozioni sull’emergenza climatica. Noi invece la approviamo con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini, mobilitare l’impegno e catalizzare l’attenzione dei media, perché ci sia un’informazione corretta».

«Il nostro Comune è già virtuoso», ha sottolineato Roberto Marinello dei civici, presentando la mozione. Quello che si fa, con l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti, è stato elencato durante il dibattito: riqualificazioni energetiche degli edifici, boschi urbani, cura per la biodiversità, sportello per l’aria pulita, piano per la mobilità sostenibile, piano d’azione per l’energia, revisione del regolamento edilizio. È tanto ma non basta. «Questa è l’emergenza che preoccupa noi giovani», ha detto il consigliere Giovanni Gabelli (Pd) chiedendo una giustizia climatica e generazionale. L’opposizione, con Cavatton, ha bacchettato l’amministrazione per il consumo di suolo (Leroy Merlin, ospedale, palazzetto), ma ha evitato polemiche e sposato la causa. «Chiediamoci ogni giorno quale può essere il nostro contributo alla causa», ha detto infine Daniela Ruffini (civici). Un applauso ha accolto il voto.

Immediata l’esultanza del Fridays for Future Padova: «Finalmente l’amministrazione ha dichiarato lo stato di emergenza climaticaMa questo non è che un inizio: d’ora in poi il Comune dovrà attenersi a questa dichiarazione e noi saremo pronti a monitorare che dalle parole si passi ai fatti. Grazie a chi è sceso fino ad ora con noi in piazza e a chi ci sostiene».

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